
Maurizio Ceretta, vicentino del 1955.
Il suo interesse per la pittura risale ai primi anni di scuola dimostrando una certa capacità per il disegno e l’uso dei colori con uno spiccato gusto estetico. La sua passione si sviluppa dagli anni settanta con una serie di nature morte sia a colori che in bianco e nero, prima olio e poi acrilico, sempre nella ricerca del giusto taglio e della giusta luce da dare all’opera.
La passione per l’estetica lo porterà negli anni ad approdare professionalmente con molta soddisfazione personale e con un certo successo, nel mondo dell’arredamento prima, dell’industrial design poi, sia nel settore orafo che del complemento d’arredo, per concludere la carriera lavorativa nella pubblicità e nel marketing.

In ambito artistico ha sperimentato negli anni diversi soggetti e tecniche, dal ritratto con ampio uso della fotografia, alla grafica con l’uso di aerografo e penne a china, sempre alla ricerca di qualcosa che gli mancava, firmando le opere in modo diverso a seconda del periodo e del soggetto. Le opere iniziali, principalmente nature morte con bottiglie portano la firma M.Ceretta, il periodo dei ritratti, femminili e autoritratti, con lo pseudonimo Spago.
Dopo anni di pausa, con l’età pensionabile, ecco riesplodere l’attrazione ossessiva per la pittura, prediligendo il grande formato con opere materiche dai contenuti autoreferenziali, a volte stimolato da temi quotidiani, ma sempre con uno spirito di rottura verso il convenzionale. Inizia così la serie dei Buchi nel primo periodo firmata come MaCer, per passare poi alla firma CereX tuttora utilizzata.

Riservato nel non voler troppo apparire dipinge per esigenza personale di espressione, di divertimento nella ricerca estetica, di piacere nel comporre opere che partono dalla costruzione del supporto, all’incorniciatura finale nel suo spazio laboratorio domestico.
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Vicenza